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Mi avevano iscritto a un corso di nuoto. Non mi piaceva.
Lo stile libero non era libero affatto e la rana assomigliava
a diversi animali fuorché una rana.
Il secondo giorno di acqua tiepida mista a cloro, ho finto di annegare.
Sono stata portata via in lacrime. Una volta a casa, volevo raccontare la mia bugia a qualcuno, ma non potevo. Da che mondo è mondo le bugie non si raccontano, si tengono per sé oppure si rivelano dopo molti anni.
Non potevo aspettare così tanto tempo, l'unica soluzione era prendere un
foglio e scrivere.
Al posto di una piscina c'era l'oceano, qualcosa si trasformava e
la bugia diventava una storia da raccontare a quante più persone possibili.
Mi è sembrato un buon lavoro per l'età adulta.
Greta C.
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